Le amiche della moda: Anoressia: la Francia dice no!

Già da tempo si discute su questo tema.

"Da una prima occhiata ho notato, come anche per l'altra fashion week, che le modelle che sfilano con indosso abiti favolosi in sostanza dovrebbero mangiare un pò di più. Non me ne vogliate ma credo che ne gioverebbe anche il brand che rappresentano, anche perchè non è un bel vedere osservare una modella che sfila con gambe incrociate, denutrite che barcollano per la debolezza fisica, altre tendono a cadere in avanti perchè la spina dorsale non ce la fa."

Questa è stata una mia dichiarazione dopo aver osservato le modelle che hanno sfilato nella scorsa fashion week di Milano. Con mia grande gioia sono venuta a conoscenza che il tema sulla magrezza esasperata delle modelle, al limite dell'anoressia, ha suscitato l'interesse dell'Assemblea nazionale della sanità francese. Grazie all'emandamento del medico deputato socialista Olivier Véran, secondo il quale l'anoressia è una malattia che trova le sue origini nell'esaltazione, da parte della società, della magrezza, che viene ad essere un valore da una parte del mondo della moda, che si ostina a scegliere modelle sempre più magre.

Cosa prevede la legge?

La legge prevede che modelle e indossatrici troppo magre e denutrite non potranno sfilare e nemmeno essere ingaggiate dalle agenzie per servizi fotografici. Per chi non rispetta il divieto ci saranno multe salate, fino a 75 mila euro di multa e persino la detenzione fino a 6 mesi. Il ministero della salute d'Oltralpe nella persona del ministro Marisol Touraine ha determinato un livello di massa corporea pari a 18. Il testo prevede che le agenzie siano obbligate a provare , con un certificato siglato dal medico del lavoro abilitato, che le ragazze che ingaggiano abbiano un indice di massa corporea superiore alla soglia. Vorrei chiudere questo post in "BELLEZZA" mostrandovi queste foto dell'ultima sfilata di Dolce e Gabbana. Ho ammirato tantissimo la sensibilità della coppia di artisti/stilisti. Un amore verso la donna interpretato in una delle forme più emblematica, la maternità.